ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Il Comune di Ancona ha affidato all’AnconAmbiente il servizio di manutenzione e di riqualificazione degli impianti di illuminazione del territorio comunale.
Dal 2002, anno della stipula del contratto, l’AnconAmbiente ha allestito uno staff composto da tecnici ed elettricisti che si occupano della gestione degli impianti. Tramite un numero verde i cittadini possono segnalare 24 ore su 24 eventuali malfunzionamenti degli impianti che vengono prontamente riparati.
Nell’ambito di tale servizio la Società è stata incaricata di riqualificare circa 6000 punti luce in venti anni (durata del contratto). Gli impianti che sono oggetto di riqualificazione sono concordati con il Comune di Ancona e sono scelti in base ai problemi che tali impianti hanno data la loro vetustà.
“Criteri generali per le scelte tecniche dei futuri impianti e per il rifacimento di quelli esistenti” In questi criteri generali tratti dal Piano Regolatore della Luce di Ancona sono contenuti i vincoli più importanti per ottenere un “impianto “efficace ed efficiente, li consideriamo fondamentali e pertanto li riportiamo integralmente:
- 1 Per tutte le progettazioni in atto e future, particolare attenzione tecnica è rivolta alla ottimizzazione del rendimento illuminotecnico ed alla possibile regolazione dei circuiti di alimentazione, con regolatori di flusso.
- 2 Tutti i nuovi impianti saranno dotati di regolatori di flusso, installati sin dall’origine, che agiscono o sulla tensione del circuito (per gli impianti in derivazione) o sulla corrente del circuito (per gli impianti serie).
- 3 La progettazione prevederà (preferibilmente) l’ installazione di lampade a scarica, ad alta efficienza luminosa ed elevata possibilità di riduzione del flusso luminoso emesso, che dovrà essere > 25%.
- 4 Il progetto dovrà essere accompagnato da relazione specifica con la dimostrazione del risparmio energetico derivante dalla scelta effettuata, e il contemporaneo miglioramento della qualità di illuminazione.
- 5 Sarà data preferenza alla scelta di corpi illuminanti dotati di schermi ottici direzionali, al fine di evitare flussi luminosi dispersi, salvo che, le caratteristiche eccezionali del luogo, per scelta progettuale motivata, comportino la necessità di creare luce diffusa.
- 6 In tutte le zone della città la posa dei circuiti sarà sotterranea, soprattutto quando l’illuminazione è ottenuta su palo; è ammessa la posa aerea solo per i circuiti che prevedano l’ illuminazione con sospensioni.
- 7 E’ determinante scegliere un tipo di palo che consenta installazioni differenziate, in tutte le situazioni in cui, per illuminare sia il percorso pedonale che il manto stradale, sia necessario utilizzare vani ottici a differenti altezze e/o su lati diversi. In tali situazioni i vani ottici saranno sempre dello stesso tipo.
1.1. CONSISTENZA DEGLI IMPIANTI
Alla stipula del contratto di servizio nel 2003 l’impianto di illuminazione pubblica di Ancona contava 16.231 punti luce, attualmente sono 18.654. L’incremento registrato è di 2.423 nuovi centri luminosi (+15%)
Tipologia di lampade in uso:
- Mercurio
- Sodio alta pressione
- Fluorescenti compatte
- Incandescenza
- Ioduri metallici
- Sodio bassa pressione
- Fluorescenti
- Altro
- Miscelate
Le lampade ai vapori di mercurio, che sono a bassa efficienza luminosa e altamente inquinanti, in tre anni sono state sostituite per il 14% (circa 2.700) con lampade a più alta efficienza (sodio alta pressione e bruciatori ceramici)
Tipologia degli apparecchi di illuminazione
- Armatura con ottica aperta
- Armatura con ottica chiusa
- Globi
- Lanterne “in stile”
- Proiettori
Tipologia dei sostegni
- Mensole a parete
- Funi d’acciaio tesate
- Pali
- Torri faro fisse
- Torri faro ascensionali
Percentuale sul totale della Tipologia delle linee in uso
- In cavo interrate (26%)
- In cavo aeree (74%)
Verifiche delle prestazioni degli impianti (tipologie apparecchi e lampade, rendimenti)
Va osservato che una parte importante dell’illuminazione del centro storico è realizzata con lampade a vapori di mercurio ad alta pressione. Queste lampade, idonee per gli impianti in serie, sono poco “performanti” ed il loro indice di resa cromatica molto basso, si osserva inoltre che il numero totale delle lampade a mercurio è maggiore del 50% del totale e quindi esteso a molte strade della città. Questo è collegato alla datazione e tipologia delle apparecchiature che, nate più di 30 anni fa, prevedevano l’impiego di queste lampade.
Una considerazione ulteriore deve essere fatta sulle apparecchiature: il classico apparecchio con la “gonnella” sospeso nel centro della strada con la tesatura.
Va evidenziato che da un punto di vista fotometrico l’efficienza di questi apparecchi è bassissima. I dati rilevati da un produttore, che ha dismesso la produzione di questi apparecchi, conferma nel 30% il rendimento dell’apparecchiatura.
Le considerazioni fatte portano a dover affrontare l’efficienza del sistema; cioè il flusso emesso dal complesso, lampada – apparecchio, che effettivamente raggiunge il manto stradale, sul quale si rilevano, poi, gli illuminamenti e le luminanze.
Riteniamo che questo valore sia, per Ancona, molto basso, il che in sintesi vuol dire che a parità di spesa di energia si ottiene molto poco come illuminamento sulle strade.
Va anche valutato che la sostituzione degli apparecchi e delle lampade, operazione necessaria per molti centri per “vetustità”, con altri più performanti ed efficienti e corredati di lampade idonee, potrà richiedere l’aumento degli apparecchi per mantenere i valori di uniformità richiesti dalle normative tecniche e dallo stesso Piano Comunale della Luce.
Gli interventi effettuati nei Corsi principali della città sono stati effettuati in questa ottica : sostituire le gonnelle e togliere le antiestetiche tesate in modo da liberare il cielo di parte dei fili.
PROGETTI REALIZZATI
- Quartiere Pinocchio
- Via Maggini
- Via Flaminia
- Via Giovanni XXIII, v. Oddo di Biagio, vicolo Stelluto
- Corso Garibaldi e vie limitrofe
- Corso Mazzini, vicolo degli Orefici, Piazza Roma, Piazza della Repubblica, Piazza Kennedy
- Corso Matteotti, v. Elia, v. Zapata, Via Magenta
- Candia, Gallignano, Massignano il nucleo storico
- Montesicuro, Sappanico, Gallignano, e Candia parte delle strade di accesso sono già state riqualificate, un’altra parte verrà riqualificata a breve
- Piazza Cavour
- Corso Amendola, largo Cappelli, Piazza Don Minzioni
- Viale della Vittoria
- Viadotto della Ricostruzione
- Via C. Colombo, Via Ascoli Piceno, Via Osimo, Via Jesi, Via Senigallia, Via Chiaravalle, Via Urbino, Via Sebenico, Via Dalmazia, Via Pesaro, P.le Camerino, Via Civitanova, Via Scrima, Via Filottrano, Via Ragusa, Via Serra S. Quirico, Via Arcevia, Via Falconara, Via Stirolo, Via Numana, Via Fabriano, Via Matelica, Via Cupa di Posatora, Via Mingazzini, Via Recanati, Via Capodistria, Via Fossombrone, via Loreto, Via Genga, Via Spalato, Via Tolentino, Via Alpi, Via del fornetto.
- Via Trieste, Via Piave
- Via Santa Margherita, Via Salvolini, Via della pergola, Via Caucci, Via Salandari, Via Pola
- Via Miano, Via Lotto (parte), Via Macerata (parte), Via Miano (residenziale), Via Paolucci, Ex Mattatoio
- Via Trieste, Via Piave
- Via Giordano Bruno
- Via Duranti (scalinata di Cocco)
- Via Giordano Bruno
- Viale Don Bosco
- Via Saracini, Fiorini, Gen.Pergolesi, P.le Medaglie d’Oro, Ragnini, Rossi
- Corso Carlo Alberto e controviale, parte pedonale (led)
- Rotatoria strada provinciale del Conero/Portonovo (led)
- Lungomare di via XXIX settembre (led)
- Via Petrarca
- Lungomare Vanvitelli, Vicolo Foschi, Largo Dogana, via Sottomare.
SEGNALAZIONI E GUASTI
Tramite il numero verde 800.199.797 i cittadini possono segnalare, 24 ore su 24, gli eventuali malfunzionamenti degli impianti che vengono prontamente ripristinati; tutte le richieste di intervento sono trattate con immediatezza in base ai criteri di criticità e al livello di sicurezza del caso.
Immagini di corpi illuminanti a led
DUOMO
CRITERI GENERALI
La nuova illuminazione tiene conto della straordinaria valenza del sito. In particolare, essa consente una lettura dei volumi sia a livello architettonico (per una osservazione a distanza ravvicinata, dal Piazzale) che a livello paesaggistico (per la vista dalla città).
Gli spazi illuminati ora sanno “parlare da soli”, si è così evitato una soluzione spettacolare e forzatamente scenografica. La luce deve intervenire come elemento molto discreto e limitarsi a sottolineare ciò che è già presente nell’architettura.
Gli effetti luminosi adottati rispecchiano la gerarchia delle architetture e consentono la corretta lettura dei volumi.
L’illuminazione è perciò basata non su un livello uniforme ma su livelli differenziati. Tale differenziazione, tuttavia, è estremamente sobria e discreta: chiaramente percepibile ma non forzatamente drammatica.